Fabio Tolu: intervista (1991)

Ospite del programma pomeridiano di Dedè, arriva negli studi della radio Fabio Tolu. Alessandrino, piano man e performer fin dai tardi anni ‘70, ha suonato e suona in tutta Italia e anche all’estero (Montecarlo, Costa d’Avorio, Corsica…). Dopo l’esperienza negli anni ’80 con i Polyart, la sua prova più importante è del 1990, unica finora per un musicista alessandrino: sul palco dell’Olympia di Parigi, davanti a 2000 persone, nella band del cantante corso Michel Mallory, molto noto in Francia anche come autore per Johnny Halliday.

il programma e l'intervista

PRIMA PARTE: Dedè intervista Fabio Tolu in occasione di uno dei suoi tanti periodi d’ingaggio alla discoteca Archivolto di Altavilla Monferrato. In avvio qualche riflessione sull’avventura con i Polyart e sul mercato discografico italiano. A seguire la programmazione ordinaria della radio, con le novità discografiche presentate da Dedè.

SECONDA PARTE: Fabio è ora il protagonista del programma di Dedè: i suoi gusti musicali, il mestiere di piano man… In onda due classici di sua esecuzione (Steely Dan e Chris Rea). Interviene con le sue gag Luca Verzetti, all’epoca pr dell’Archivolto (noto oggi come artista su materiale di riciclo), che si diverte a imitare i gestori del locale, Tato Remotti e Giancarlo Guazzotti.

Il concerto dell'Olympia

Ecco gli audio per Fabio più preziosi: documentano la serata all’Olympia di Parigi (23 marzo 1990). Sono due estratti del concerto, con il leader Michel Mallory al microfono: nel primo presenta un brano con l’intro di Fabio, nel secondo tutta la band.

Nel periodo successivo, oltre ai dischi con Duke e Miki B e alla consueta attività nei locali, da ricordare il capodanno del 2003, quando Fabio si è esibito a Ginevra in una festa privata d’eccezione: tra i pochi presenti, nientemeno che Sofia Loren e il figlio Edoardo Ponti, che nel 2020 sarà regista del pluripremiato “La vita davanti a sè”, protagonista la stessa Loren. Dal 2017 Fabio ha suonato per alcune stagioni in crociera, in viaggio tra Europa ed Estremo Oriente, esperienza bruscamente interrotta a causa della pandemia.