Lo staff di Radio West ricorda con affetto l’amico Paolo Berta, scomparso poco prima di compiere 67 anni, in buona parte spesi per difendere i diritti dei disabili, in consiglio comunale o alla guida dell’Associazione Idea. La radio ha affiancato Paolo in numerose sue battaglie, come documentiamo in questa pagina del sito.

Anche un’esistenza come la mia deve essere vissuta, deve essere riempita di significato. La presi come una sfida. Mi piacevano le sfide e decisi di accettare anche questa. La più difficile. Ho dovuto cambiare del tutto il mio modo di vivere. Nei primi tempi cercavo di riprendere la vita di prima, ma era impossibile. […] Poco alla volta ho capito che non dovevo pretendere troppo. Dovevo in un certo senso “uccidermi”, farla finita con il vecchio Paolo e costruire con pazienza, nei  limiti della mia condizione, una nuova persona. Dovevo inventarmi una nuova vita. […] Mi sento realizzato e mi sento orgoglioso di quel che ho fatto nella mia nuova esistenza, che ormai ho pienamente accettato, con la mia testardaggine e la caparbia convinzione di poter vivere, e non solo sopravvivere, anche nelle mie condizioni (Paolo Berta, da Un tuffo nella vita).

Così Paolo Berta raccontava nell’autobiografia pubblicata nel 2016 il significato profondo della sua esistenza, o almeno la sua seconda parte, quella seguita a quel tragico tuffo in mare del 14 luglio 1980: episodio che lo costrinse a mille sofferenze personali, ma anche a mille battaglie per i diritti dei disabili, tutte dalla sua indomabile sedia a rotelle. Infatti nel 1990 ha deciso di prendere in mano il suo destino: ha fondato l’Associazione Idea ed è entrato in politica prendendo posto in consiglio comunale ad Alessandria. Da allora si è impegnato strenuamente, con tenacia e determinazione, per alleviare il percorso di chi ha avuto la sfortuna di vedere ridotta la propria autonomia. In particolare ricordiamo le faticose campagne per l’eliminazione delle barriere architettoniche in città.

l'intervista

Paolo Berta in varie occasioni ha raccontato ai microfoni della radio le sue iniziative di sensibilizzazione. Qui approfondiamo la ristrutturazione dell’Ospedale Borsalino e congiuntamente la realizzazione di un’unità spinale al suo interno, oggi un fiore all’occhiello della sanità alessandrina. Siamo nel febbraio 1995: l’ospedale, già da tempo in condizioni precarie, ha appena subito il colpo devastante dell’alluvione. Per il suo recupero, Paolo promuove una raccolta di firme sotto i portici di corso Roma ad Alessandria.

rassegna stampa

Le tappe del lungo cammino che portò alla realizzazione dell’unità spinale, argomento dell’intervista.

Al termine di un tortuoso iter burocratico, nel 2002 è stata posata la prima pietra del Centro riabilitativo Borsalino, inaugurato nel dicembre 2006. Da allora e fino al 2012, Paolo Berta ha fornito ai pazienti e alle loro famiglie il suo supporto di tipo psicologico, assistenziale e pratico, alimentato da una dolorosa esperienza pluridecennale. 

Nel 2022 L’Associazione Idea è ancora pienamente operativa e Paolo Berta nel mese di giugno è stato nuovamente eletto in consiglio comunale, anche se purtroppo subito dopo le sue condizioni di salute sono drasticamente peggiorate. Il Centro Borsalino è stato oggetto di uno dei suoi ultimi impegni, concretizzati a fine settembre 2022: è stata infatti approvata la realizzazione di dispositivi di rallentamento e strisce pedonali sulla strada di fronte alla struttura, il cui attraversamento era diventato sempre più pericoloso per i numerosi frequentatori.

Il libro

La vita di Paolo Berta si può ripercorrere, nella sua difficile quotidianità, nell’autobibliografia che ha pubblicato per l’editore torinese Lindau, sotto forma d’intervista condotta dallo scrittore astigiano Edoardo Angelino.

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