Il 7 ottobre 1992 la musica italiana perde una delle sue voci più amate, Augusto Daolio. A distanza di 30 anni lo ricordiamo riascoltando la sua voce. I Nomadi il 15 novembre 1991 avevano suonato dal vivo al Teatro Comunale di Alessandria, occasione irripetibile per incontrare questo personaggio simbolo di un’epoca. 

Daolio  con la trasparenza di sempre regala ai giornalisti locali le sue riflessioni sul passato e sul presente, in molti passaggi per noi ancora di sorprendente attualità.

l'intervista

PRIMA PARTE: il ritorno della musica dal vivo, il modo dei giovani di fruire la musica, il mito e i valori degli anni ’60, i figli dei fiori, la lettura della società contemporanea, la collaborazione con Francesco Guccini…
SECONDA PARTE: “Dio è morto” e i problemi con la censura (con un intervento di Beppe Carletti), la scelta del nome del gruppo, l’ultimo album “Gente come noi” e il brano dedicato al pittore Ligabue…

i video

Questi due filmati di ottima qualità risalgono al periodo del concerto di Alessandria e quindi anche dell’intervista trasmessa in radio.  Il primo è in piazza della Signoria a Treviso (settembre 1991), il secondo al Teatro Smeraldo di Milano (21 ottobre).

rassegna stampa

Di lì a breve comincia purtroppo il periodo più triste: un paio di mesi dopo l’intervista, nel gennaio 1992, le condizioni di salute di Daolio peggiorano, gli viene diagnosticata la malattia; a maggio un altro dolore, il bassista Dante Pergreffi muore in un incidente stradale; l’8 agosto l’ultimo concerto di Daolio con i Nomadi, di nuovo dalle nostre parti, a Masone, sull’Appennino Ligure. Ma il gruppo proseguirà la sua strada…

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