Nel corso degli anni Radio West ha incontrato schiere di musicisti, coinvolti nei concerti o più semplicemente ospiti dei programmi in onda. Molti sono universalmente conosciuti e li riproponiamo a parte, ma altri hanno lavorato più nell’ombra o sono rimasti sotto i riflettori solo per poche stagioni. In questa sezione riscopriamone alcuni del nostro paese, spaziando tra i generi più vari.

 

GIULIA COMBO (Milano)

DICEMBRE 1991 (Paolo Tolu) – Sembrava che non mancasse nulla ai Giulia Combo per aspirare a una duratura presenza nella nostra scena pop, ma nella musica non esistono formule vincenti a priori, così l’avventura è finita dopo un solo album, nonostante i buoni riscontri di critica e pubblico. Prodotti da Mario Lavezzi, erano formati da nomi solo sfiorati dai grandi riflettori, ma con esperienze di grande spessore, sia passate che in prospettiva. La cantante Giulia Fasolino ebbe un salto di qualità nell’80 come corista di Loredana Bertè, per continuare sotto l’egida di Lavezzi. Il suo percorso è legato a quello del marito, Alfredo Golino, batterista negli anni ’80 nell’Orchestra della RAI di Milano e poi al suo fianco negli stessi Giulia Combo. Meriterebbe un capitolo a parte il cammino del bassista Charlie Cinelli. Dopo lo scioglimento, Alfredo conobbe un periodo di buon successo a metà anni ’90 con gli O.R.O., più volte nelle posizioni alte a Sanremo. Ma la vera pietra miliare è quella successiva: la fondazione, sempre insieme a Giulia, di Cambiomusica, scuola ed edizione musicale, che porterà risultati eccellenti, come il lavoro con Celentano, Renato Zero, Mina e tanti altri… Con Mina la collaborazione si è intensificata sia nell’arrangiamento che nella composizione (Giulia è una delle sue autrici preferite). Alfredo ha suonato con Eros Ramazzotti, sia in studio che nei suoi tour mondiali, e ha diretto i più famosi live di Laura Pausini (Parigi, San Siro…). Ma scopriamo cosa è accaduto con i Giulia Combo, band e musicisti da non dimenticare.

NUOVI BRIGANTI (Messina)

GIUGNO 1993 (Paolo Tolu) –  I Nuovi briganti furono tra i fondatori della scena hip hop italiana, quella delle “posse” della prima metà degli anni ’90. Radio West li ha incontrati nel loro momento migliore, quello del primo album distribuito dalla Polydor. In precedenza  avevano pubblicato una cassetta (Spezza le catene, 1991) e un EP (1992). Presenti con un brano sull’album tributo Battiato non Battiato, si sciolsero dopo un secondo album del 1996 (i due album nel 2018 sono stati rimasterizzati dall’etichetta indipendente Maninalto!).

L’intervista al duo fondatore (Giuseppe Paterniti, Lupo; Raffaele Riberti, Vulcano) si risolve in una panoramica del genere. Gli argomenti: nella prima parte le posse in Italia, parole e musica nel rap…; nella seconda parte i concerti con Beastie Boys e Public Enemy, la citazione su Billboard, il ruolo di Jovanotti… 

Nel corso dell’intervista frammenti dei brani Batti il tuo tempo (Onda Rossa Posse, 1990), Jazz Thing (Branford Marsalis Quartet con Gang Starr, 1990), Fottuto terrone (Nuovi briganti, 1993), Il rap (Jovanottti, 1992), Sono siciliano (Nuovi briganti, 1993).

JOECOOL (Milano)

LUGLIO 1993 (Paolo Tolu) – Nel 1993 abbiamo incontrato questa band della scena rock milanese. Stavano promuovendo Panorama, il loro primo album, prodotto da un nome importante come Gianni Maroccolo, ex Litfiba e in quel periodo nei CSI. Dal disco vennero estratti due singoli, Gesù diverso (un’energica e quanto mai attuale presa di posizione sull’omosessualità, lo si può ascoltare in coda all’intervista) e La notte dei cristalli. Nel 1995 pubblicheranno ancora un secondo album, Punto di domanda. Non potranno mai essere dimenticati, anche perché i loro nomi sono immortalati nientemeno che all’interno della copertina di Achtung Baby degli U2, sulla fotografia di un muro. Interessante ed emozionante, in pieno lockdown (aprile 2020), una reunion a distanza dei quattro componenti per proporre un’apprezzata versione di Solo per questa notte, traccia sempre inclusa in Panorama

Intervista al cantante Andrea Basile: gli inizi, la partecipazione a Scorribande, l’esperienza a Tokyo, il disco registrato a Firenze, il rapporto con le case discografiche…

SETTORE OUT (Milano)

1° DICEMBRE 1993 (Roberto Modellato) – In attività tra l’85 e il ’95, i Settore Out nel 1993 stavano vivendo il loro momento di notorietà: suonavano ovunque, grazie a Il rumore delle idee, altro album prodotto da Gianni Maroccolo, con la partecipazione di nomi eccellenti del rock italiano: Andrea Chimenti, Ginevra Di Marco, Giovanni Lindo Ferretti. Il loro era un rock energico, attento anche ai contenuti sociali. Hanno pubblicato due album, un EP, tre singoli e partecipato alla compilation “Materiale resistente” (1995). Esiste anche un terzo album della band, Fantasmi, registrato nel 1996, ma per le insondabili vie del mercato discografico rimasto inedito fino al 2020. Nel frattempo il cantante Evasio Muraro ha proseguito una carriera di buon livello nella scena indipendente, prima con i Groovers e poi da solista.

 Intervista al batterista Fabio Stucchi, con brevi interventi di Evasio Muraro. Tra gli argomenti: la vivace scena del rock italiano di quegli anni, la gestazione dell’album, l’esecuzione in studio di “Sarajevo”, i problemi per la musica del vivo in Italia… In studio coordina Valerio Orsi.

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